Il Libro d’Ore Modena è il classico Officium del rito della chiesa, di manifattura lombarda del 1390 circa e fu commissionato dall’ambasciatore e nobile milanese Balzarino de Pusterla, uomo di corte di Giangaleazzo e di Filippo Maria Visconti.
E’ riconosciuto dagli studiosi come uno dei capolavori assoluti della miniatura gotica internazionale per la sua originale rappresentazione delle figure femminili, sempre eleganti e dai lineamenti dolci.
Le raffigurazioni sono da attribuirsi a Tomasino da Vimercate, che negli ultimi anni del Trecento, era lavoratore presso la bottega milanese di Giovannino de Grassi. L’apparato decorativo presenta 28 miniature a piena pagina, 15 carte interamente incorniciate con fregi a motivi vegetali e miniature raffiguranti episodi della vita della Vergine e di Gesù, 10 capilettera dorati, 522 capilettera dorati, oltre 2500 iniziali miniate, di cui 1350 laminate in oro e 300 finalini di riga in gran parte dorati.
La legatura del codice è in seta rossa, ricamata con cornici ornamentali sui piatti e sul dorso a fili d’oro, d’argento e sete colorate. Il busto della Vergine Maria è incorniciato al centro del piatto anteriore, mentre al centro di quello posteriore è ricamato lo stemma del possessore. La copertina, datata IVX secolo fu creata per un alto personaggio di corte e costituisce per sontuosità e rarità una vera e propria opera d’arte.
Lingua | Latino |
Editore | Il Bulino |
Anno | 2006 |
Pagine | 544 |
Formato | 21 x 15 |
Tiratura | 499 Copie |