Questo capolavoro, così chiamato dal nome del suo ultimo proprietario, venne realizzato nei primi anni del XVI secolo , la cui commissione non è ancora oggi del tutto chiara. Presso la National Gallery di Londra è conservato il “Ritratto di un collezionista” del Parmigianino (1524 c.a.) che raffigura un aristocratico, che tiene nella mano sinistra proprio l’Offiziolo Durazzo, di cui non si conosce il nome.
Può essere sicuramente definito uno dei più bei codici miniati del Rinascimento italiano per via delle sue due caratteristiche principali: la pergamena purpurea e l’uso della crisografia (la scrittura a lettere d’oro). Classica raccolta di salmi e preghiere da recitare nelle diverse ore della giornata, si apre con un calendario illustrato e con il ciclo dei mesi e le relative occupazioni. Le meravigliose miniature e le iniziali figurate si devono alla maestria di Francesco Marmitta, pittore della scuola ferrarese di Ercole de’ Roberti, mentre la scrittura è attribuita al già professore di grammatica dell’Università di Bologna Pietro Antonio Sallando.
Lingua | Latino |
Editore | Franco Cosimo Panini |
Anno | 2008 |
Pagine | 432 |
Formato | 14,3 x 9,7 |
Tiratura | 980 Copie |