Il codice noto come Breviario Grimani (1510-1520) è probabilmente il più importante capolavoro della miniatura fiamminga del Rinascimento, elaborato da miniatori del calibro di Gerard David, Gerard Horenbout, Simon Bening.
Conservato presso la Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia ha fatto parte del famoso “Tesoro di San Marco” fino al 1781 ed il suo acquirente, il cardinale Domenico Grimani, nel suo lascito in eredità alla Serenissima Repubblica di Venezia lo condizionava alla visione solo “a persone di straordinario riguardo e in circostanze eccezionali”.
Non si sa molto sulla sua committenza ma si può affermare che il manufatto mostra qualche affinità il più antico codice delle Très Riches Heures del duca di Berry, posseduto da Margherita d’Austria
Ricco di 835 carte, è rilegato in velluto cremisi e decorato ai piatti con eleganti cornici finemente cesellate che racchiudono cartigli e medaglioni tutti in bronzo dorato raffiguranti il Doge Antonio Grimani e il Cardinale Domenico.
Caratteristiche straordinarie di questo codice miniato sono il numero e la qualità delle miniature a piena pagina, che corrispondono ai mesi del calendario e rappresentano scene di vita dei membri della ricca borghesia fiamminga e le scelta dei temi estremamente variegata (motivi floreali, animali, fregi architettonici, ecc…)
Lingua | Latino |
Editore | Salerno Editrice |
Anno | 2009 |
Pagine | 1670 |
Formato | 28 x 21 |
Tiratura | 750 Copie |